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Excludes supporter-only releases.
1. |
Artista di nicchia
01:56
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ARTISTA DI NICCHIA
infusi nell’intimo stracomio dell’entromachia stocastica
sibillando il glutine attrattevole del prastico
in una sgonfide di pangoli procrastinando crisi
o crasi, o visi o vasi, o vasi al volo…
mi sento solo
come artista
un po’ di nicchia
ma che nicchia
una nicchia tanta
speranza
non so se poi si balla
proprio in questa stanza
astrusi spasmoplasmi elicoidali, come dire
ma magari, ma magari…
ma prendi quest’artista e ficca in questa nicchia
prendi un po’ di nicchia e ficca in quest’artista
artista un po’ di nicchia
artista un po’ di nicchia
‘sta nicchia
artista un po’ di nicchia
‘sta nicchia
bella questa nicchia ci ficco questo artista
bello questo artista ci ficco questa nicchia
‘sta nicchia
adesso cammina
su, …cammina, nicchia
su cammina nicchia
su cammina nicchia
su cammina nicchia
…
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2. |
Remo
04:54
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REMO
Qui l'Aurelia ondivagando sulla costa fa una curva che strapiomba giù di mille anni almeno, e là sotto sulla sabbia ci sei tu che fare piste per le biglie è un lavoro serio a tempo pieno, e tante tette nei bichini colorati giocano a carte ai tavolini del caffè, è bello come leccano i gelati, apri il frigo, paghi al banco canticchiando Roxanne... E solo la pioggia, solo la pioggia, solo la pioggia cambia scena
e gli ombrelloni sono pali senza sdraio
e stai sul molo solo come un marinaio
e il mare scuro per oggi è tutto solamente tuo
il mare scuro per oggi è tutto solamente tuo
il mare scuro per oggi è tutto solo tuo
Benvenuta angoscia umana per l’ignoto: ti hanno appena iscritto al corso scuola nuoto. Alle quattro sul pontile come al patibolo a morire però Remo è un tipo in gamba facci caso… E Remo è proprio un nome da bagnino: il sultano della boa e dei pedalò, era un bel po’ in là con gli anni, ne avrà avuti almeno venti per quel che ne so; preciso a come puoi immaginarti salvo che non era ancora voga di tatuaggi… pensa quanta pelle bianca era da scrivere e quanta estate calda era da vivere
Solo la pioggia, solo la pioggia, solo la pioggia cambia scena
e Remo tiene chiuse tutte le sue sdraio
e sta sul molo solo come un marinaio
e il mare scuro per oggi è tutto solamente suo
e il mare scuro per oggi è tutto solamente suo
il mare scuro per oggi è tutto solo suo
il mare scuro il bar è chiuso per oggi è tutto
Remo grazie d'aver detto “scrivo canzoni” a me moccioso che quel giorno te l'ho chiesto, incuriosito dal bagnino sul molo vestito e curvo su un quaderno aperto. E che canzoni gli domando andando a fondo… Tutte quelle del mondo? Solo quelle nuove. Ok. Le scrivono i bagnini quando piove.
Solo la pioggia, solo la pioggia cambia scena
e questo posto è ancora senza tempo e senza orario
e sto sul molo solo vecchio come un marinaio
il mare scuro per oggi è tutto solamente tuo
e il mare scuro per oggi è tutto solamente tuo
il mare scuro per oggi è tutto solo tuo…
il bar è chiuso, il mare è brutto, per oggi è tutto
il bar è chiuso, il mare è brutto, per oggi è tutto
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3. |
Bukowski
03:26
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Anni Novanta, attori in erba, uno ventenne l’altro come me intorno ai trenta. Facciamo un reading sui tuoi suoni distorti? Cosa leggete dico, dice: BUKOWSKI …Non i fiori ma i fossi; non i rutti col Brioschi;
non le belle addormentate un po’ brille nei boschi; mica come gli stronzi che si credono tosti
noi facciamo Bukowski… noi facciamo Bu…
Prima prova già piegati sui testi, l’imbarazzo della scelta è che son tutti perfetti, pronti i microfoni aperti, altra birra e avanti, luci basse, fumo, ronza dell’ampli. Quelli partono e due strofe lo giuro, ho la punta di un iceberg che mi cala nel culo. Altro che musica per organi caldi, quelli danno fiato e c’ho davanti Bambi in una salsa pomposa, recitaiola, pose attoriali, accenti freschi di scuola… Mannaggia a me che mi ci sono cacciato, non immaginavo cazzo chili di pathos, ma BUKOWSKI …Non i fiori ma i fossi; non i rutti col Brioschi; non le belle addormentate un po’ brille nei boschi; mica come gli stronzi che si credono tosti
noi facciamo Bukowski… noi facciamo Bu…
In breve finì male, telefonate, molto meglio non farlo, io ne esco mi spiace.
sparisco e pure loro svaniti, tipo vent’anni passati mai più visti e sentiti. Erano bravi tipi, il tempo attenua i giudizi, saremmo ancora amici virtuali e fittizi se io fossi più falso, l’avremmo fatto in qualche buco in provincia e che altro; oggi berremmo aperitivi a nastro parlando ancora un gran bene di quando abbiam fatto BUKOWSKI…Non i fiori ma i fossi; non le belle addormentate un po’ brille nei boschi; mica come gli stronzi che si credono tosti
noi facciamo Bukowski… Abbiamo fatto Bu…
noi facciamo Bukowski… Abbiamo fatto Bu…
E invece l’ho detto - perché sono così - non può essere questo, inchiodatevi al testo.
L’ho detto - perché sono così - non può essere questo, ascoltatevi.
Così il problema siamo noi, è così? Dico - mi sa di sì. Dico - mi sa di sì.
Così il problema siamo noi, è così? Dico - mi sa di sì. Dico - mi sa di sì.
Così il problema siamo noi? …Mi sa di sì anche col senno del poi.
Si offesero molto, come dargli torto, non è la fine del mondo, non ci parlammo mai più. Oggi uno è un pezzo grosso del vino. L’altro l’ho rivisto in tv. Lo stronzo ero io.
Anni Novanta, attori in erba, uno ventenne l’altro come me intorno ai trenta. Facciamo un reading sui tuoi suoni distorti? Cosa leggete dico, dice Bukowski. Bukowski ci sto.
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4. |
Sipario
04:56
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SIPARIO
Tutto quel che senti è tutto quel che sai
certi posti sono belli, perché poi te ne vai
Perché poi te ne vai.
Una camera d’albergo, da sloggiare quando è tempo, da pagare col suo prezzo ha un orario ha un porta ha un cesso, ha una doccia, ha una tenda, ha un sipario adesso.
Una camera d’albergo, da sloggiare quando è tempo, da pagare col suo prezzo ma andarsene è bello, meglio senza bagaglio; una sedia un letto, già di qualcun altro; rubo solo un secondo per un ultimo sguardo per la scena di caccia in cornice e per lo specchio accanto, che vedrà altre vite uscire nude dal bagno, in un candore esausto, con un timido applauso
e poi sipario… Sipario.
Tutto quel che pensi, tutto quel che sai
certi posti sono belli, perché poi te ne vai
Perché poi te ne vai.
Una camera d’albergo, da sloggiare quando è tempo, da pagare col suo prezzo la ronza del neon, un paralume giallo, un posacenere, un telecomando; sulla porta la pianta del posto, la posizione, la stagione, il costo; in caso d’incendio dirigetevi fuori, fare le scale non gli ascensori
se mi squillano sarà la reception - sig. Succi, sono già scesi tutti
Puoi lasciare la tua ombra, la tua storia, e il resto
tra gli asciugami a terra al cesso entro un certo orario
torna tutto perfetto… e si riapre il sipario.
Sipario.
tutto quel che pensi / torna tutto perfetto quando riapre il sipario
tutto quel che sai / torna tutto perfetto quando riapre il sipario
tutto quel che senti / torna tutto perfetto quando riapre il sipario
tutto quel che sai / torna tutto perfetto quando riapre il sipario
tutto quel che pensi / torna tutto perfetto quando riapre il sipario
tutto quel che sai / certi posti sono belli…
Certi posti sono belli…
Certi posti sono belli perché poi te ne vai
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5. |
Il giro
08:47
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(17 maggio 2013. Tredicesima tappa del Giro d'Italia, Busseto – Cherasco).
Fuori dai palazzi, fuori dal villaggio, la grande rotonda del traffico si sta popolando. L'erbaccia è rasata, sole, vento. Intanto. Arrivano a piedi, ci si piazzano intorno, alcuni all'interno. Lenti, in attesa. Mani in tasca, cappellini, visiera. Perché oggi, di qui, passa il Giro.
Oggi, di qui, passa il Giro.
Non ne so niente; ma mio nonno quand'ero bambino non se ne perdeva uno. Esultava incitando la tele e poi rimaneva sognante, credo avrebbe voluto essere là. Chissà dove e chissà se l'ha mai visto passare. Mi diceva di Bartali e Coppi... Erano uomini. Poi il Giro l'ho perso tutta la vita.
E oggi, di qui, passa il Giro. Oggi, di qui, passa il Giro.
Scopro adesso che all’una è qui sotto che passa la tredicesima tappa, appena fuori Alessandria, alla rotonda là in fondo. Fuori dai palazzi, fuori dal villaggio, alla grande rotonda del traffico che si sta popolando. Controllo sul sito, mi scarico la app, ormai son preso. Devo scappare alle due, se mi muovo la vedo. Son tentato di seguirlo da casa, poi al pensiero mi sento un idiota. Vado. La prossima volta chissà. Ora scendo e mi fondo alla folla festosa esultando qualcosa. Ho meno di un’ora e oggi, di qui, passa il Giro.
Ora sono sul posto, ancora semi deserto sotto un azzurro e un vento anomali qui. I corridori ritardano. L'accesso alla rotonda è bloccato, un tale in macchina vuole passare, il vigile fischia di no così spegne il motore e si ciondola fuori. Si fonde alla folla festosa esultando qualcosa. Ha meno di un’ora. Oggi, di qui, passa il Giro.
Sosta forzata anche per la bella signora contrariata che lei deve andare a Tortona. Macchine ferme e largo agli umani che arrivano a piedi strizzando gli sguardi. Uno mi chiede che strada fanno, devo aver l'aria del veterano. Azzardo una risposta e ne esco da esperto.
Amiche e amici sportivi, c'è una grande sorpresa per tutti gli appassionati del Giro d'Italia: una ricca e simpatica confezione con tutti i più bei ricordi del Giro a soli dieci euro? È incredibile, ma è proprio vero...
Oggi, di qui, passa il Giro.
I furgoni con i megafoni battono lenti l'anello d'asfalto intorno alla grande rotonda del traffico, una luna diurna spalmata per terra che oggi riceve a battesimo l'impronta dell'uomo. Qualcuno ha portato striscioni, può sempre servire… Sopra c’è scritto ALESSANDRIA NON DEVE MORIRE. Così anche la Misery di Stephen King di un quarto di secolo fa si fonde alla folla curiosa esultando qualcosa. Esultando qualcosa in meno di un’ora. Passa il giro.
Oggi, di qui, passa il Giro.
I megafoni si sovrappongono. Tutto a dieci euro! Sì a soli dieci euro la maglia rosa originale del Giro, il cappellino rosa ufficiale, lo zainetto rosa ufficiale... Incredibile, tutto questo...
Alcuni comprano, indossano, si fanno le foto. Altri telefonano o indicano il giro della rotonda col braccio. Secondo me fan di là tagliando lì. Ciclisti attempati in tute fiammanti. Fotografi superdotati in cerca di posizioni migliori. Alle due devo andare e qui non passa una bici ma…
Oggi, di qui, passa il Giro.
Peccato il trambusto adesso, il silenzio era meglio. Questa signora spiega il percorso preciso del giro al suo barboncino apprensivo. Se passano bene, se no devo andare.
Arriva veloce qualcosa che strilla sette corridori al comando arrivano!
Ribolle tutto un brulichio laggiù in fondo, sull'asfalto disciolto in fatamorgana che è quell’effetto di quando il calore scioglie in un miraggio l’orizzonte col sole… La bandana! La bandana rosa! La bandana rosa originale del Giro a soli cinque euro! - Mi vibra il telefono - pronto? ...Con soli cinque euro puoi avere la bandana rosa e ancora: le calze del giro! Le calze che fanno moda...
- Sì, arrivo. Lascio la rotonda affollata, torno verso i palazzi, attraverso la strada. Ho un’onda montante di sirene e di applausi alle spalle. In lontananza. Come fosse il passaggio del Giro d’Italia.
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6. |
Tutto subito
04:28
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Voglio tutto subito ma non tutto però
che dopo tutto ce ne sia ancora un po’
soprattutto meglio di quello che ho
ottenuto subito …
ho detto subito non ho detto presto
ho detto tutto ho detto adesso
voglio la noia - mortale
per farmi meglio - del male
e più che fare disfare
possibilmente barare saltare le scale
voglio un mondo diverso con il minimo sforzo
adesso che ci penso se lo trovo lo compro
solo per me l’eccezione essendo io eccezionale
come milioni di capre sotto le panche campare alla grande
non ho la minima idea di dove andare a parare
non ho la minima idea di dove andare a sparare
ma voglio griffata la mia arma letale
e scatenare l’inferno tanto l’amianto è mio padre
Tutto subito ma non tutto però
che dopo tutto ce ne sia ancora un po’
soprattutto meglio di quello che ho
ottenuto subito …
voglio il successo a contratto e il contratto nel cesso
voglio connesso l’annesso e il non ammesso lo stesso
voglio imporre un’idea ma non l’idea che mi impone
chi ha più potere di me ma non il mio nome e cognome
voglio il tiranno abbattuto e sarei io il dittatore
e ho distrutto il mercedes per un modello migliore
voglio griffata la mia arma del delitto perfetto
e non vedere più merda senza pulire il mio cesso
sarò pure uno stronzo senza girarci intorno
voi pagherete tutti ma per me c’è lo sconto
Voglio tutto subito ma non tutto però
che dopo tutto poi ce n’è ancora un po’
soprattutto meglio di quello che ho
ottenuto subito …
per me c’è tutto subito ma non tutto però
che dopo tutto poi ce n’è ancora un po’
soprattutto meglio di quello che ho
ottenuto subito …
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7. |
Satana
03:59
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Lui - capelli e barba lunghi
un hippy di duemila e spingi
mani un po’ bucate
Lui - si veste come un frate
ma ha cardinali in ghingheri
perché in fondo gli piace
Lui - quanto a me mi ha già spiegato
meglio povero e sfigato
che starò beato
Lui - un bel giorno a casa sua
un posto che non manca niente,
luce senza la corrente
Lui - staremo lì beatamente
a fare niente
per l’eternità
Bella fra, quanto dura lì l’eternità?
Dopo un po’ si scazzerà mi sa…
Farò la fine di Satana…
Farò la fine di Satana… (lo so già)
Farò la fine di Satana…
Farò la fine di quello là… (giù giù giù giù…)
Lui - se lo tirano alle feste
arriva sulle acque
e ti moltiplica spumante
Lui - è pur sempre il Presidente
e quando fa il brillante
ha un ascendente
Lui - Amico parlami del tempo, ci sarà un secondo tempo
e se non va neanche quello poi si andrà ai supplementari
e lì son cazzi amari che a quel punto si è anche stanchi
una cappella e coi rigori non ci sono santi
una cappella e coi rigori… lascia i pensierini ai cantautori buoni
una cappella e coi rigori sei fuori
Bella fra, chiama il Mister dì che son già là
Bella fra, quanto dura lì l’eternità?
Dopo un po’ si scazzerà mi sa…
Farò la fine di Satana… Farò la fine di Satana… (lo so già)
Mi consiglia dopo morto di tener d’acconto il corpo
che quando torna a mille lì decide chi è il più fico
ma non vuol mica un altro corpo vuole esattamente il mio
ti controlla osso per osso il tipo è uno preciso
il consiglio definitivo per l’acquisto è conserva lo scontrino … (ripete)
3 metri almeno fuori dal negozio
e tien d’acconto il corpo dopo morto
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8. |
Salva il mondo
03:13
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salvo il mondo con l’impegno dell’impianto audio
perché sono nel giusto in questo immondezzaio
ma qui nel branco buono già ti senti uno migliore
paghi il prezzo del biglietto e ti attacchi al carrozzone
della canzone con un obiettivo santo e un ritornello zozzo
tipo compra questo disco amico e salva il mondo
o compra questo disco e dagli contro, contro!
Salva il mondo! Salva il mondo, o chiudi…
O chiudi senza salvare
questa è quella bella quella che va
contro il cancro del profitto nella società
perché il guadagno è un furto tranne il nostro
e tutto questo ambaradan di luci palco impianto e staff
è a scopo puramente umanitario
e ci fa quasi schifo ma qualcuno deve farlo
l’altrui successo è indegno e merita disprezzo
una croce che tu auguri solo a te stesso
a parte il nostro mondo il mondo è guasto
a parte il nostro incasso i soldi è sterco del maligno quindi dammelo
meglio non averlo non volerlo non cercarlo ok magari farlo
ma di nascosto e con disgusto
un cardinale in extra lusso allo scuro di tutto
una sbronza che ti fai a tua insaputa
una stronza che ti fai che è pure brutta
ma non c’è colpa che resista a quattro colpi di fuffa
punta il dito fai l’esperto fa il sofferto
canta un ritornello innocuo e salva il mondo con un gesto
Salva il mondo! Salva il mondo, o chiudi…
O chiudi senza salvare
tutta questa fiera alla fine credo serva
tutta questa fiera alla fine credo serva
a pagare le spese le tasse le pizze le birre e a salvare la terra
questa fiera alla fine credo serva
a pagare le spese le tasse le pizze le birre e a salvare la terra
tutta questa fiera alla fine credo serva
a pagare le spese le tasse le pizze le birre e a salvare la terra
a pagare le spese le tasse le pizze le birre
a pagare le spese le tasse le pizze le birre e a salvare la terra
a pagare le spese le tasse le pizze le birre
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9. |
Arriveremo in pedalò
04:19
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arriveremo in pedalò
…
gli obiettivi ce li siamo dati - arriveremo in pedalò
c’è di mezzo sette mari - arriveremo in pedalò
non avendo troppa fretta - arriveremo in pedalò
arriveremo in pedalò
propositi brillanti - arriveremo in pedalò
più pacifici che atlantici - arriveremo in pedalò
se noi ci portiamo avanti - arriveremo in pedalò
arriveremo in pedalò
Avanti con fiducia - arriveremo in pedalò
Avanti con fiducia - arriveremo in pedalò
Non ho mica detto a piedi - arriveremo in pedalò
a piedi sudi e soffri - arriveremo in pedalò
a piedi sudi e soffri - arriveremo in pedalò
alle sfide più importanti - arriveremo in pedalò
ai magari di domani - arriveremo in pedalò
a che servono le navi - arriveremo in pedalò
pedalando senza mani - arriveremo in pedalò
Avanti con fiducia - arriveremo in pedalò
Avanti con fiducia - arriveremo in pedalò
Non ho mica detto a piedi - arriveremo in pedalò
Sfonderemo in pedalò - arriveremo in pedalò
Ammiragli in pedalò - arriveremo in pedalò
Al successo in pedalò - arriveremo in pedalò
Pedalando senza mani - arriveremo in pedalò
Ci vorrà un po’ - arriveremo in pedalò
Avanti con fiducia - arriveremo in pedalò
Avanti con fiducia - arriveremo in pedalò
Non ho mica detto a piedi - arriveremo in pedalò
a piedi sudi e soffri - arriveremo in pedalò
arriveremo… - arriveremo in pedalò
sfonderemo in pedalò - arriveremo in pedalò
ci vorrà un po’… - arriveremo in pedalò
ci vorrà un po’… - arriveremo in pedalò
Avanti con fiducia
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10. |
Elegantissimo
04:35
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Mattia andiamo via, quattro di mattina
Mattia andiamo via, quattro di matti’
Mattia andiamo via, quattro di mattina
Mattia andiamo via di qui
Otto ore che son chiuso in questo posto per un’ora di concerto fanno nove; son già crollato sulla panca dietro il palco sognando un altro sogno da coglione: arrivavo giù planando alla stazione e su un binario costellato di abajour; c’era un vagone letto a mio nome e poi non mi ricordo più
Mattia andiamo via domani un’altra sveglia presto guida monta smonta un altro viaggio altro concerto e c’è ancora da cercar l’albergo col navigatore spento o sperso in periferia dell’universo o tra i vicoli del centro dove prendo un altro controsenso sorridendo a una pattuglia elegantissimo
Non so chi racconterà barzellette che so già mentre sta chiudendo il bar
e i neon son fatti di cemento e stan pulendo il pavimento e stai disquisendo col tipo del teatro sfatto tenendo banco al banco, manco stanco anzi fresco, elegantissimo
dell’orgoglio da interista del sale imalaiano degli agrumi sul carpaccio della grandezza dello Squalo; col relitto che ti ascolta sfatto con un altro drink in mano il barista che l’ha fatto era il buon samaritano;
e mentre tutti stiam crollando giù tu canti Mr. Boom…
mentre tutti stiam crollando giù tu canti Mr. Boom…
Per quanto lacerante sia la fine degli amori,
per quanto mai strazianti gli abbandoni...
lascia qui l’ultimo Gintonic, Vodkatonic, Mescatonic, …e fuori dai portoni
Mattia andiamo via, quattro di mattina
Mattia andiamo via, quattro di matti’
Mattia andiamo via, quattro di mattina
Mattia andiamo via di qui
Mattia andiamo via, so che questo non è neanche il primo pezzo dedicato a te; pare che tutti vorrebbero portarti a letto possibilmente entro le tre;
noi non in quel senso col più grande affetto supplicandoti in ginocchio mentre il posto sta chiudendo
Mattia perché non vuoi morire
Mattia perché non vuoi
Mattia perché non vuoi morire
Come tutti noi
Elegantissimo
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11. |
Con ghiaccio
03:57
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Nacqui moribondo
ora va meglio
col tempo non guarisco
il punto è questo
contro il tedio agisco
quasi pronto
prendimi dal vivo
nacqui moribondo
l’11 di marzo
come tutti
come chiunque altro
Giovanni Succi
l’anno della luna
uno dopo Woodstock
son rimasto in orbita
fuori da tutto
ero biondo come un putto
e già perplesso
credo anche mio padre
soffrisse di questo
un tarlo ereditario
che ti trasmetto
nasci moribondo
presto andrà meglio
anch’io ero così acerbo
e sto marcendo
il mondo accade tutto
sempre nel bel mezzo
butti mezza vita in sonno
un quarto in attesa
se un quarto te la giochi
vale la spesa
se parli di fortuna
non mi lamento
mi chiamano Gastone
in fatto di parcheggio
mai visto il mio momento
ma un momento mio
è praticamente sempre
dove sono io
sempre solo scelto
quel che per me era il meglio
quello che senti vero
taci e fallo nel tuo tempo
non piango non pretendo
come quasi tutti
loro sono loro
io Giovanni Succi
figlio soldi quelli veri
non li ho mai fatti
e se altri hanno le groupies
avrò le badanti
ma non invidio chi fa bingo
e poi goodbye
il mio set dura trent’anni
e spero fino a mai
ma sono quindi suono
in mio ostaggio
se voglio rivedermi vivo
pago il riscatto
non ho creduto a niente
se non al palco
abbraccio la mia croce
la mia bella malora
non so se scendo o salgo
o tengo quota
cado nel tempo spazio
di un clinamen
più come Jonny Logan
che Superman
nel circolo stocastico
in cui si accade
sfondo schemi di passaggio
col due di spade
combatto nel mio tempo
vengo da un altro
pesto qualche merda
scendo inciampo
fuori dal contesto
fuori dal branco
fuori dai giri furbi
belli o brutti
e chi non ha memoria
prenda appunti
se son capaci tutti
non è roba Succi
e con questo mi condanno
saluti auguri
nacqui moribondo
tra morituri
…
Sono quindi suono
in mio ostaggio
se voglio rivedermi vivo
pago il riscatto
se non ti vado liscio
prova con ghiaccio
non ho creduto a niente
se non al palco
e al tasto STOP
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Succi Asti, Italy
Artista di nicchia. Succi is the MADRIGALI MAGRI (1994-2002) and Bachi DA PIETRA (2005-today) frontman founder and songwriter. Side project: LA MORTE (2012), APOCALYPSE LOUNGE (2019). FUORI DI TESTO (Patreon.com/giovannisucci)
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